31 marzo 2009

Uganda e rafting sulla sorgente del Nilo



Stavo viaggiando verso occidente, da Nairobi a Kampala. Era l'alba di un mattino domenicale, la strada deserta attraversava terreni collinosi e ondulati. Davanti a me i raggi del sole creavano sull'asfalto laghi di luce tremolanti e splendenti. Appena mi avvicinavo la luce spariva, per un attimo l'asfalto tornava grigio, poi passava al nero; ma un momento dopo ecco brillare un altro lago e poi un altro ancora. Il viaggio si trasformava in una crociera su acque incandescenti che si accendevano e si spegnevano a intermittenza come luci straboscopiche di una discoteca impazzita. Vabe'... fin qui l'ho copiato di sana pianta da Kapuscinski (Ebano) ;-) passiamo ora a Dekaro con il suo stile un po' piu' scarno, strampalato e talvolta sgrammaticato ma non per questo meno piacevole bisogna dire. Allora. Non era un' alba di una domenica bensi' di un giovedi' quando facevo quel tratto e di certo in quei momenti non avevo tanta voglia di poetizzare ma semmai di bestemmiare. Ma andiamo con ordine.
Mi sono fatto forza e ho abbandonato il bungalow sulla spiaggia a Zanzibar per ributtarmi in mezzo alle mazzate di pullman, minibus e stress vari. Sono stato un giorno a Dar Er Salam e poi ho raggiunto una citta' al centro-nord, Arusha, che e' un punto di partenza per vari safari nella zona. Come avevo gia' detto non ne voglio fare altri, invece con un ragazzo del posto ho visitato a piedi vari piccoli villaggi masai o a prevalenza masai che circondano la citta'. Non parlano nemmeno lo swaili li', solo la lingua masai.
Quindi, dopo un paio di giorni, ho deciso di raggiungere l'Uganda. C'erano due possibilita': o continuando verso ovest e poi attraversare il lago Vittoria oppure prendere un pullman che arriva direttamente a Kampala (la capitale dell'Uganda) passando per Nairobi. Io ormai sto viaggiando senza nemmeno una guida che mi dia delle informazioni generali perche' il mio Lonely Planet e' solo per l'Africa del sud, e allora cerco di captare informazioni qui e li' e pare che il traghetto che attraversa il lago Vittoria c'e' solo due volte a settimana di non so quali giorni. Cosi' ho scelto di andare col pullman via Nairobi e volevo farlo con una compagnia che si chiama Norwegian e non e' malvagia, ma purtroppo non fa piu' quel tratto, cosi' sono finito, per un prezzo osceno, su un pullman grosso grosso sgangherato di un'altra compagnia. Su questo pullman era come se gli ammortizzatori non esistessero, ogni buca anche piccola si saltava letteralmente in aria! Gia' dopo dieci minuti non ce la facevo piu'. E' durato 18 ore. Dalle 5 del pomeriggio alle 11 di mattina del giorno dopo. E' stato un saltellare continuo e durante alcuni voli dagli scaffali cadeva di tutto. Per terra era pieno di vetri rotti e liquidi vari. E' stato terribile.
Come per tradizione anche in questo viaggio notturno mi si e' "addormentata" affianco una fanciulla, Dalin, della Tanzania, che fa l'universita' a Kampala. (Pero' non so se avete notato... stavolta ho messo le virgolette... forse ho un po' edulcorato ;-)
Quindi a Kampala citta' che sorge su 7 colli, proprio come Somerville nel Massachusetts, insomma. Non e' bella e c'e' un traffico infernale eppure e' abbastanza piacevole starci. Un colle e' il centro, sopra c'e' la zona ricca con il parlamento e gli hotel di lusso, mentre scendendo giu' fino alla principale stazione di bus diventa un casino fra bancarelle che invadono le strade da entrambi i lati o le occupano interamente. Per spostarsi la scelta migliore sono le moto-taxi che, anche se un po' spericolatamente, riescono a distreggiarsi in mezzo al traffico.
Sugli alberi e sui pali ci sono degli uccelli strani, forse pellicani, dopo metto una foto. Molto curiosi da vedere, bruttini e goffi. E' divertente guardarli, quando si muovono pare che stanno sempre li' li' per cadere e quando fanno piccoli tratti in volo sembra quasi che non ce la fanno a reggere il proprio peso. Invece una volta in alto svolazzano maestosi ed eleganti (tipo l'albatro di Baudelaire).
Il mio albergo stava proprio affianco a una maestosa moschea piazzata sopra un colle e visibile da tutta la citta'. Il problema di stare affianco alle moschee e' che ogni tanto sparano a tutto volume le preghiere con gli altoparlanti. Sono veramente angoscianti. Sembra come se qualcuno abbia il mal di pancia e voglia annunciarlo al resto del mondo, dei lamenti strazianti e deprimenti che non finiscono piu'. Gia' a Stone Town era cosi', ma mai come ad Arusha dove sono stato svegliato in piena notte da un piagnisteo sparato a volume altissimo da una moschea vicino. Era ancora tutto buio, non ci potevo credere! E non finiva piu'. Poi dopo, nemmeno il tempo di riaddormentarmi e sono iniziate quelle, piu' lontane, di altre moschee. La notte dopo stessa storia e stavolta ho visto che ora era: le 5 di mattina!
Dopo due giorni a Kampala sono andato a Jinja a fare una delle cose piu' spassose dell'intero viaggio: il rafting alla sorgente del Nilo. Straordinario. Io non sono un appassionato di rafting ma, a detta degli esperti, ho fatto 2 fra i piu' belli al mondo: qui in Uganda e in Nepal.
Questo pero' e' stato piu' impegnativo. In Nepal ci avevano un po' spiegato come fare in caso di caduta dal gommone, qui lo si dava per scontato che almeno una volta capitava e quindi prima di partire ci siamo esercitati su alcune piccole rapide su come comportarci una volta finiti nel fiume. Anche il ribaltamento del gommone era quasi sicuro e ci siamo esercitati in proposito. Quindi siamo partiti. 31 chilometri di adrenalina pura! No, in realta' molti tratti sono tranquilli e ci si puo' rilassare, avanzando lentamente e godendosi uno scenario spettacolare, il verde del fiume, il verde della vegetazione intorno. Avevo la sensazione che non stavo andando verso il centro di un continente ma stessi per avventurarmi verso il centro della Terra (anche questa e' scopiazzata, ma stavolta lascio a voi indovinare da dove).
Comunque, ovviamente, l'attrattiva principale sono le rapide. A volte, prima di alcune rapide, potevamo scegliere se prendere il lato difficile o quello piu' facile, ma, inutile dirlo, in queste situazioni si sceglie sempre per il pericolo (e senno' non ci andavamo proprio). Gia' mentre ci avvicinavamo alla prima rapida la guida ci ha chiesto se farla facile o difficile, in caso di difficile era molto probabile che il gommone si sarebbe rovesciato. E tutti noi: vai! Non si ribalta! Andiamo! Ci siamo ribaltati, ma non e' niente di drammatico, a un certo punto ti trovi in acqua non sai nemmeno come e cerchi (corrente permettendo) di ritornare presso il gommone. Dopo pero' io ho sbagliato a fare il ribaltamento del gommone. Cioe' (non l'avevo capito bene nemmeno io allora) il gommone e' a testa ingiu' e ci si mette tutti appesi da un lato per tenerlo schiacciato sull'acqua mentre la guida da sopra lo raddrizza tirandolo dall'altro lato. Quindi per un momento si finisce sott'acqua e bisogna spingersi appena appena avanti per finire dall'altro lato (mentre il gommone e' adesso alle spalle, testa insu'). Io non avevo capito bene, la guida ci ha detto di fare un gran respiro ma non ho avuto nemmeno il tempo di farlo che mi sono improvvisamente ritrovato sotto il gommone, che era ritornato dritto. Non avevo piu' aria ma la testa era schiacciata giu' dal fondo del gommone, ho iniziato a nuotare a caso cercando un'uscita ma non mi era chiaro dove andare perche' nel frattempo anche il gommone sopra si muoveva. Poi quando davvero sentivo di non avere piu' un briciolo d'aria mi sono ritrovato fuori a respirare. Adrenalina pura. E dopo piu' o meno cosi' per tutto il viaggio, quella e' stata comunque l'unica volta che ci siamo ribaltati ma alcune rapide sono state da brivido, come delle piccole cascate. Ben 3 di grado 5, cioe' il grado massimo nel mondo del rafting (c'e' anche la rapida di grado 6 che vuol dire che nessuno e' ancora riuscita a farla senza capotarsi. Se qualcuno ci riesce la trasforma automaticamente in grado 5).
La sera e la notte ci siamo rilassati bevendo e mangiando sulla terrazza della guest house, con vista sul fiume che scorre lento una cinquantina di metri sotto. Per dormire ho piazzato la tenda, non mi ricordo nemmeno piu' quando e' stata l'ultima volta che l'avevo usata.
La mattina dopo, mi ero appena svegliato e sentivo delle gocce cadere pesantemente proprio sulla punta della tenda (e' a forma di igloo). Pero' non pioveva. Boh. Poi sempre sulla punta e' caduto un grosso pezzo di qualcosa, si vedeva in trasparenza, controluce. Mi e' venuto allora un atroce sospetto, che purtroppo si e' rivelato esatto: una scimmia dall'albero mi aveva pisciato e cacato sulla tenda! Che schifo. Sull'albero non c'era piu' nessuno, pero' proprio affianco alla tenda c'era una grossa scimmia. Quasi sicuramente era stata lei perche' non se ne vedevano altre in giro. Ovviamente gli ho iastumato i morti e gli ho fatto segno se almeno adesso voleva togliersi dalle palle (ah, per la cronaca le sue palle erano azzurre, non sto scherzando!) ma niente, anzi si metteva dritta dritta come a impostarsi. Mi sono avvicinato ancora, e niente, restava ferma come a sfidarmi! Ho preso una scarpa e vi giuro gliela stavo per tirare in testa quando finalmente, un po' controvoglia e lentamente, se n'e' andata.
Nel pomeriggio sono andato con tre ragazze a visitare Jinja e il punto esatto in cui nasce il Nilo, staccandosi dal lago Vittoria. Dopo circa tre mesi di viaggio l'acqua raggiunge il mare nostrum.
Li' il Mahatma Ghandi ha voluto che fossero sparse alcune delle sue ceneri. Una scelta che ha lasciato molti perplessi: perche' proprio li'? Ma e' ovvio: perche' voleva essere il primo uomo a fare il rafting del Nilo! Che la pace sia con voi.

Rispondo ai commenti.

Ciao Piergiorgio! No, niente. Cioe' l'ho consumato pure, ma non nei minuti, ore, giorni, settimane, mesi... ecc... appena precedenti quella foto!


Ciao Marco! Si', risposta esatta. Freddy Mercury nasce il 5 settembre 1946 a Zanzibar. I suoi genitori si erano trasferiti li' dall'India ma erano a loro volta di origine persiana. In seguito si trasferira' in India e poi all'eta' di 17 anni a Londra.
Riguardo a Salvo, ormai si e' capito, quando ci si aspetta qualcosa da lui va sotto pressione e non riesce a creare. Bisogna lasciarlo libero e spensierato affinche' possa tirare fuori le sue str...avaganze! ;-)


Foto.



Stazione degli autobus ad Arusha (Tanzania)




Chiesetta in un villaggio Masai, vicino Arusha




Scuola in un villaggio Masai, vicino Arusha










Capretta




Occhio




Questo e' quell'uccello curioso di cui vi parlavo, a Kampala (Uganda). E' un pellicano, no?




Questa invece e' la moschea che stava vicino al mio albergo a Kampala




Partita di pallone, Kampala.




Qui nasce il Nilo, staccandosi dal lago Vittoria.




Il Nilo, vista dalla terrazza della guest house vicino Jinja.



Ok, e ora alcune foto del mio rafting. Nella foto all'inizio del post si vede il gruppo: 4 pakistani in fronte, una coppia danese, io, e dietro tutti la guida.
Iniziamo con il pezzo forte: la sequenza del capotamento!




Io sono quello col casco giallo, gia' quasi sott'acqua.




Qui si puo' vedere solo un mio braccio.




E buonanotte ai suonatori.




Eh eh...

Altre foto a caso, io sono quello col casco giallo dietro.




























20 marzo 2009

Zanzibar - parte III



Jambo a tutti! Da quasi una settimana sono ritornato a Nungwi, cioe' nel nord dell'isola, e ho ripreso lo stesso bungalow sulla spiaggia. Si sta davvero bene, stavo quasi pensando di restare qui fino alla fine del viaggio o magari per sempre cambiando in tal caso il mio nome in: Zanzibaro, ma un ragazzo del posto mi ha detto che presto iniziera' la stagione delle piogge quindi vabe', continuero' il viaggio, forse verso Uganda e Ruanda.
Nella foto, a sinistra c'e' Giulia e a destra Annalisa (quello al centro ovviamente sono io) ed e' stata scattata da Davide. Li ho conosciuti insieme ad altre persone in un bar sulla spiaggia dove la notte fanno il falo' e si sta tutt'intorno a bere sotto il firmamento. La notte prima che se ne sono andati invece abbiamo fatto un falo' per conto nostro con dei ragazzi di qui che sunonavano il bongo. La danza ipnotica delle fiamme, il fruscio delle onde come sottofondo, il cielo stellato sopra, la legge morale dentro... noi invece stonavamo qualche canzone, in particolare una in swaili che qui si sente continuamente e fa: "Jambo - Jambo Buana -Abari Gani - Musuri Sana - Wageni - Wakari bishwa - Zanzibaricani Yetu - Hakuna Matata!". Memorizzata questa si puo' praticamente conversare in swaili perche' ci sono quasi tutte le frasi che servono!
Ah, a Stone Town ho rincontrato per l'ennesima volta Min! Stava con una ragazza francese, Celine e per cena siamo andati in un piccolo parco vicino al porto dove la sera decine di bancarelle vendono spiedini di pesce, polipetti, succo di canna e altre cose sfiziose. Ci siamo rivisti anche il giorno dopo e poi di nuovo ognuno per la propria strada.

Rispondo ai commenti.

Ciao Salvo! Non lo so se c'e' un limite di caratteri nei commenti, d'ora in poi controlla se dopo il commento e' stato pubblicato. Ovviamente nessuna censura, ci mancherebbe! Anzi se ti ricordi quello che avevi scritto rimettilo!

Ciao Danilo! No, in generale l'Africa non e' molto pericolosa e non ho ancora avuto disavventure al riguardo. Ho respirato un po' di tensione in alcune stazioni di autobus, soprattutto in Zambia, Malawi e Tanzania. Una volta in Malawi un povero ragazzo che mi aveva giustamente suggerito un minibus al posto di quello che stavo per prendere e' stato picchiato dal conducente di quest'ultimo!
Poi ci sono nazioni in questo momento pericolosissime tipo la Somalia e il Congo (purtroppo! Il cuore di tenebra!) e zone sconsigliate tipo il Dafur, nel sud del Sudan (vai Salvo... e' tutta tua!) che non e' molto pericoloso pero' ogni tanto rapiscono qualcuno. Insomma, si', non si puo' fare di tutta l'erba... un Salvo!

Ciao Marco! Si', si sono spudoratemte cacati sotto. Riguardo alle beffe del Lonely Planet ci vorrebbe un post a parte per metterle tutte... a volte si divertono a suggerire ostelli dove fanno party fino al mattino come tranquilli e posti burdellosi dove si annoierebbe persino mia nonna! Poi, giusto un esempio senza pescarlo lontano: sempre nello stesso posto dove il "cibo era eccellente" diceva qualcosa tipo (la prossima volta posso mettere il testo esattamente come e') che ci si trova come in famiglia e i gestori fanno di tutto per farti sentire a casa. Riguardo a me nessun problema. Dei ragazzi israeliani che fra l'altro ora sono qui a Nungwi sono stati letteralmente mandati a quel paese e cacciati dal proprietario! Ovviamente si trattava di divergenze politiche, e su quello aveva mille volte ragione il proprietario, pero' mi e' sembrato comunque esagerato. Comunque e' una storia un po' piu' lunga di come l'ho riassunta adesso e purtroppo ora non ho tempo per raccontarla senno' non ce la faccio a tempo a finire il post prima che qui chiudono, ti dico solo che all'inizio il dibattito era iniziato proprio fra me e uno di questi ragazzi israeliani, ma l'ho praticamente zittito, non aveva piu' argomenti e alla fine ha detto "Basta. Non sono qui in vacanza per parlare di politica!" ma dopo un po' ha riniziato a discuterne col proprietario e alla fine sono stati cacciati dalla guest house!
Ok. E poi dite che non capitano tutte a me: in questo preciso istante ho sentito un colpetto sulla spalla come saluto, mi sono girato ed e' quel ragazzo!

E prima che il Mossad mi faccia fuori, qualche foto ;-)





Barca a Jambiani




Raccoglitrici di alghe a Jambiani.




Vela, Jambiani




Jambiani




Porta, Stone Town




Gente, Stone Town




Gente, Stone Town.




Gatto si spunta le unghie su una porta di legno, Stone Town.




Bambino irrispettoso dei divieti.




Finestra, Stone Town




Luccichio, Nungwi




Nungwi




Bambine a Nungwi.




Barca a Nungwi




Raccoglitrici di alghe a Nungwi.




Tramonto, Nungwi.




Tramonto, Nungwi.


Ok, adesso vi saluto. Prima pero' un piccolo quiz:

Chi e' nato a Zanzibar?

a) La regina Elisabetta
b) Freddy Mercury
c) Prince
d) Martin Luther King


14 marzo 2009

Zanzibar - parte II e una lunga risposta...


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Non posso caricare foto su questo computer ma in compenso sono riuscito finalmente a mettere la mappa. Potete zoomarci sopra per capire meglio. In generale, da Johannesburg in Mozambico, su fino a Vilankulos e l'arcipelago Bazaruto, poi giu' in Swaziland, quindi la costa del Sud Africa fino a Cape Town, dopo la Namibia su e giu' col fuoristrada, quindi di nuovo verso est... Zambia, giu' in Botswana, di nuovo in Zambia, poi Malawi risalendo il lago e infine Tanzania qui a Zanzibar (Unguja).

Allora. Sono stato 4 giorni a Nungwe, nel nord dell'isola e 3 giorni a Jambiani, ad est. Jambiani mi e' piaciuta meno di Nungwe soprattutto a causa della marea che si ritira di centinaia di metri ed e' quasi sempre impossibile fare il bagno. In entrambi i posti comunque non ho fatto un granche'. A Nungwe c'era una bancarella dove si potevano scambiare libri usati aggiungendo un euro. Ho dato molto a malincuore un libro bellissimo: I reietti dell'altro pianeta di Ursula K. Le Guin e ho preso, abbastanza casualmente: La cruna dell'ago di Ken Follet, di cui non avevo mai letto un libro. Anche molto bello, ovviamente si tratta di una storia di spie. Alla fine lui muore. Ah, ho trovato un bug addirittura nel retro della copertina, dove fanno il riassuntino. Inizia cosi': "1941. Mancano ormai solo pochi mesi al D-day". In realta' doveva essere: "1944. Mancano ormai solo pochi mesi al D-day". Da quando faccio il lavoro di trovare errori nei videogiochi non riesco a leggere un libro senza beccarne almeno una decina, ma in copertina e' la prima volta. Poi l'ho restituito e ho preso "Cristiane F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" che avevo letto quando ero ragazzino. Me lo ricordavo abbastanza fedelmente, forse anche perche' nel frattempo ho visto un paio di volte il film che e' fatto molto bene.
Per il resto niente, un giorno, sempre a Nungwe, ho fatto un tour e siamo andati a vedere (di nuovo) i delfini, poi snorkeling (cioe' andare con la maschera) e pranzo su un'isoletta. Il pesce che ci siamo mangiati era stato catturato durante il tragitto! Un King fish che fra l'altro quando il tipo gli ha infilato il dito in bocca per toglierglielo e' riuscito ad avere un ultimo lampo di vita e l'ha morso facendolo pure sanguinare parecchio.
In quel momento, non so perche', sono stato contento dell'accaduto, ma si tratta di un po' d'ipocrisia perche' poi me lo sono mangiato anch'io.
Lo snorkeling e' stato il migliore fra quelli fatti durante questo viaggio per via dell'acqua limpidissima. C'erano tantissimi pesci colorati di varie forme e grandezze che cazzeggiavano pigri intorno ai coralli. Pensavo che forse per me e' arrivato il momento di fare un corso per diventare sub perche' li' sotto c'e' tutto un nuovo universo da scoprire.
A Jambiani un giorno ho preso la bicicletta e sono arrivato a un villaggio a nord, Paje, quasi uguale. Era abbastanza vicino, poco piu' di una decina di chilometri ma faceva un caldo afoso e quando sono tornato in stanza ero mezzo morto. Comunque ora mi trovo di nuovo a Stone Town e forse dopodomani vado all'isola di Pemba, non ho ancora deciso. Vorrei anche vistare l'isola Mafia ma non riesco a capire come arrivarci. E' una cosa strana: ogni volta che chiedo per il traghetto mi guardano un po' di traverso, ammiccando fra la complicita' e la minaccia, e dicono: "In realta' quell'isola non esiste... intesi fummo?" E allora io dico: "Ma come non esiste? Sta qui, sulla mappa!" E loro: "Evidentemente la mappa sbagliata fu... capisti?" e continuano con quello sguardo ammicante. Boh, chi cavolo li capisce.

Riguardo ai commenti ce n'e' uno solo, di Marco, ma vale per dieci perche' ci sono un sacco di domande. Sono contento di rispondere cosi' riassumo alcune cose che sono sfuggite nei racconti fatti finora.

La domanda era:

Marco ha detto...
ma sei un pazzo suicida!!!! :-) hai dato tanto di quel materiale a Salvo, ma anche a Danilo... ;-) insomma, aspettati dei commenti di fuoco! (ora che li ho anticipati, sicuramente passeranno ore ed ore a creare un commento bomba per non deludermi hehe). Dimmi una cosa, che intendi per "posto bello"? E ora qualche domanda che nessuno osa farti, data la banalita` :-) Il cibo piu` prelibato e particolare che hai mangiato fino ad oggi? La bevanda? Hai imparato qualche frase, o per lo meno 2 o 3 parole nella lingua di quache paese che hai visitato? Hai fatto amicizia con persone del posto, con cui hai intenzione di rivederti o risentirti? CIAO :-)

Anzitutto voglio rimproverarti per avermi "zittito" Salvo con le tue aspettative di qualcosa di grande. L'hai mandato in tilt, mi sa che e' la prima volta che non ha messo nemmeno un commento! E forse ho contribuito anch'io quando nel post precedente gli ho detto che quasi tutti i suoi giochi di parole sono bellissimi, cosi' ora si sara' seduto sugli allori. Io ovviamente l'avevo detto giusto perche' nel commento prima mi era sembrato un po' triste per gli insuccessi delle sue battute. La realta' e' ben lungi, purtroppo.

Riguardo al posto piu' bello e' difficile dire perche'. Ho detto infatti "forse" e "in generale". Il fatto e' che a me piace soprattutto il mare con una bella spiaggia e qui ce n'e' a volonta'. Non c'e' niente di davvero spettacolare sull'isola, qualcosa come ad esempio le cascate Vittoria o i quad nel deserto in Namibia o l'Okavango Delta in Botswana ecc... ma nel complesso tutto e' molto piacevole, la cittadina di Stone Town, il mare verde-azzurro-turchese, le stradine nel verde, un certo fascino "arabo" ecc... insomma diciamo cosi', se dovessi consigliare un posto dove andare per un paio di settimane di vacanza, fra quelli visti durante questo viaggio direi: Zanzibar. Poi ovviamente dipende dai gusti e dai motivi di un viaggio. Se si vuole vedere l'Africa piu' autentica allora Zambia/Malawi. Per gli animali l'Etosha Park o meglio ancora il Serengeti qui in Tanzania, c'ero stato in un altro viaggio (in effetti avevo gia' messo piede in Tanzania durante un safari in Kenya attraverso Masai Mara - Serengeti - lago Vittoria. Proprio "messo piede", cioe' ho un foto un po' assurda dove io e il mio amico stiamo ai lati di una lapide che fa da confine fra Kenya e Tanzania nel mezzo del nulla). E cosi' via... ogni posto ha un suo fascino e magia, e' impossibile dire quale sia meglio oggettivamente.

Sui "cibi particolari" si'! Strano che sia arrivata cosi' tardi questa domanda! Allora vediamo: qualcosa di "prelibato" mi viene in mente un piatto che ho preso qui a Stone Town. Una sera un ragazzo di qui mi ha suggerito di mangiare nella zona del mercato, dove al tramonto sulla strada le signore improvvisano come delle cucine da campo per la gente del posto. Mi ha consigliato una cosa che non so se avevo mai mangiato prima, anche se mi rimbomba nella testa come nome: la manioca. Manioca con cocco. Davvero squisita. Credo che sia una specie di tubero, tipo patata, e col cocco formava una poltiglia bianca. Un piattone: mezzo euro. Ci si potevano aggiungere dei pesciolini sopra, ma mi piaceva di piu' senza nient'altro.
Di "particolare"... la Nsima che in Malawi mangiano sempre affianco ad altri piatti. Non mi piace. E' una sorta di pastella bianca che si fa, credo, col mais. Si usa piu' che altro come il pane, si inzuppa nei piatti tipo curry o zuppe. Loro poi se la appallottolano continuamente nel pugno e quando era gia' unta di vari condimenti a me faceva un po' impressione a vedersi. Comunque non sa quasi di niente. In Malawi ho mangiato abbastanza male e mi ricordo che a un certo punto sono stato in una guest house che il Lonely Planet raccomandava per la sua "cucina eccellente'. Io non mi faccio quasi problemi al riguardo, mi accontento di pochissimo, ma li' il cibo faceva veramente schifo, quasi immangabile. Ma il Lonely Planet spesso prende per il culo, ormai l'ho capito, avrei altre decine d'esempi al riguardo.
Invece negli ostelli in Swaziland e Sud Africa quasi sempre preparavano piatti tradizionali buonissimi, di solito un piatto fisso con carne, vegetali e altro. Ogni sera uno diverso e non mi hanno mai deluso.
Poi mi viene in mente uno spiedino particolare mangiato a Windhoek, in Namibia: ogni pezzo un animale esotico. C'era zebra, antilopi, struzzo, coccodrillo! Il coccodrillo ha un gusto strano, proprio a meta' fra pollo e pesce, tipo la carne di serpente, non mi piace tanto. Gli altri pezzi non erano male ma comunque mi e' indifferente perche' e' stato giusto per sfizio, non voglio aggiungere altre specie di animali a quelle che gia' mangio.

Di bevande niente di davvero particolare. In Sud Africa andavano pazzi per l'Amarulla, ma e' praticamente lo stesso sapore della crema di whiskey. Il vino li' e' ottimo e costa poco. In Malawi ho assaggiato la birra che viene fatta localmente nei villaggi. E' molto gialla e densa, non sa di birra ma di un normale alcolico. E' buona. Ah, a proposito. Non vi avevo detto che in Namibia c'e' la birra piu' buona del mondo: la Windhoek. Forse l'unica cosa positiva che ha portato il colonialismo tedesco. Ne ho tracannata non so quanti litri, e' la classica birra da bere senza pretese, scende una bellezza, un gusto non molto forte, poco gassata, buonissima.

Riguardo alle lingue qui in Africa ogni persona ne conosce almeno due, a volte di piu'. Prima di tutto quella della propria tribu', poi l'inglese che e' ormai quasi ovunque la lingua ufficiale, e poi spesso anche quella di qualche tribu' confinante. Quando andavo al bancomat in Sud Africa alla schermata della selezione lingua c'era inglese, afrikaans e poi altre 6 lingue di tribu', che credo cambiavano a seconda del posto. Parole o frasi imparate molto poche. In Afrikaans ricordo solo: Dankie = grazie. Poi, come avevo raccontato un ragazzo in Malawi mi ha insegnato alcune frasi in Chichewa. Mi sono dimenticato tutto, ricordo solo: Muli-bangi = come stai? (va bene come saluto) a cui si risponde: Dili-bino = bene. Mi ricordo che i bambini mi gridavano sempre qualcosa tipo: Giambuia che voleva dire che volevano farsi fare una foto. Qui in Tanzania la lingua si chiama Swaili e si usa spesso Jambo per salutare e Akuna Matata = tutto bene, nessun problema.

E infine, si', in generale sto conoscendo moltissime persone del posto, a parte in Namibia dove siamo stati quasi sempre per conto nostro (anche perche' spesso non c'era letteralmente nessuno nelll'arco di chilometri!)
Spesso si avvicinano per cercare di vendere o proporre qualcosa. Alcuni sono fastidiosi e cercano solo di imbrogliarti, ma molti hanno anche una sincera voglia di conoscere e di raccontare di loro stessi. Ad esempio il ragazzo che dicevo poco sopra che mi ha portato al mercato a mangiare la manioca. Il giorno dopo sono andato anche a casa sua a conoscere la sua famiglia. Ovviamente grandissima, madre, zie, fratelli, cugini e, nonostante e' molto giovane, una bellissima figlia di 8 anni, se non ricordo male, di cui e' particolarmente orgoglioso. Abbiamo visto tutti assieme un film nigeriano davvero orrendo e poi un po' di video musicali africani. Dopo, quando mi ha riaccompagnato indietro, avevo la sensazione che mancava qualcosa nel quadro familiare, finche' finalmente mi e' venuto in mente e ho chiesto: e tua moglie? E' andato in escandescenza: mia moglie?? mia moglie?? quella puttana!! Puttana! Pensava solo a scopare... con tutti! Puttana!! E cosi' via... io cercavo di cambiare argomento (oltretutto ormai molto ripetitivo) ma non c'era verso, ormai borbottava solo con se stesso e ha continuato cosi' finche' non ci siamo divisi.
Riguardo poi a mantenere i contatti io di solito uso l'email, ma qui in Africa e' una cosa rarissima! Non solo non hanno una email propria ma quasi sempre nemmeno un qualunque conoscente che ne possiede una. Nel mondo dell'attivismo politico si e' diffuso il mito di internet come mezzo per raggiungere tutti. Anch'io la pensavo cosi', ma purtroppo credo sia vero solo in Europa, Nord America e qualche altro posto del mondo piu' sviluppato. Dubito fortemente che qui in Africa piu' di una persona su venti abbia mai usato internet. Giusto ogni tanto qualcuno ha l'email, ad esempio ne ho appena ricevuta una dalla cantante dello Zambia conosciuta sul pullman. Ha detto che il tour e' stato un successo ma e' stato davvero un peccato che non ci siamo piu' rincontrati. Mannaggia.

Beh e ora mi fermo perche' ho scritto davvero tantissimo! Alla prossima :-)

7 marzo 2009

Zanzibar!

Ciao a tutti! Sono a Zanzibar! Di nuovo nel caldo oceano indiano. Se un paio di post fa avevo detto che e' rarissimo incontrare italiani durante questo viaggio, devo ricredermi. Ovunque: nei vicoletti, nei mercati, nei ristoranti, sulle spiagge... la nostra lingua spadroneggia in sottofondo. Sembra quasi che tutti gli italiani in Africa si siano dati appuntamento su questa piccola isola. Ed effettivamente gli italiani hanno gusto perche' questo e' forse, in generale, il posto piu' bello visto durante questo viaggio.
Anzitutto voglio precisarvi che Zanzibar in realta' e' il nome di tutto l'arcipelago, pero' ci si riferisce anche alla sua isola piu' importante, Unguja, dove ora mi trovo. E' un'isola lunga una settantina di chilometri e larga una trentina e dove si trova "Stone Town" cioe' una piccola cittadina fatta di vicoli stretti stretti e incasinati, come un labirinto. Impossibile non perdersi, nei 4 giorni che sono stato li' ogni volta che volevo tornare all'albergo era un'avventura.
Zanzibar era una sorta d'avamposto per i commerci che riguardavano l'Africa orientale ed ha avuto varie dominazioni: portoghese, araba, inglese, poi con l'indipendenza e' passata a un sultano arabo ma poco dopo una rivoluzione violenta ha dato il potere al partito degli africani. Infine si e' fusa con il Tanganica, formando la Tanzania. Quando nei commenti al post precedente Salvatore diceva che la Tanzania si riferiva a Tanzan aveva detto una mezza verita': non di quel Tanzan si tratta, ma della fusione dei nomi TANganica e ZANzibar. C'e' poi la Citania, anche molto bella (l'influenza di Salvatore inizia a dare i suoi frutti nefasti!)
Si respira molta storia quindi, e in parte e' una storia buia perche' il commercio principale e' stato quello di schiavi a cui ha vergognosamente partecipato praticamente tutto il mondo e soprattutto arabi, europei e americani. Qui venivano portati dall'entroterra e venduti in una piazza dove oggi sorge una grande chiesa anglicana e l'altare ha preso il posto del palco su cui venivano esposti. Uno dei principali e piu' influenti attivisti per fermare la tratta degli schiavi e' stato proprio Livingstone, presumo. (No, davvero.)
L'isola e' circondata da bianche spiagge e un mare turchese. Il modo migliore per raggiungerle e' con la vespa anche perche' le strade sono piacevolissime, con tanto verde intorno, palme, alberi di banane ecc... Ieri con la vespa sono arrivato fino alla punta nord dove c'e' un villaggio bruttino ma un mare da favola, cosi' oggi mi sono trasferito qui ora sto aspettando che si liberi il bungalow sulla spiaggia. Credo che oziero' qui per qualche giorno, d'altronte anche se non so ancora come proseguiro' il mio viaggio, credo che dopo Zanzibar non vedro' piu' mare. Il fatto e' che in Kenya ci sono gia' stato, quindi forse proseguiro' verso l'Uganda. Bho. Comunque come ho gia' detto questo e' un arcipelago quindi forse visitero' qualche altra isola prima di andar via. La piu' famosa si chiama Puna. Ah, poi ce n'e' un'altra che si chiama Mafia!
E quest'e', vi faro' sapere. Intanto dovrei cambiare il banner del blog perche' non sono piu' in Africa del sud ma in quella orientale, ma vabe', chi se ne frega.
Tanti baci. E ricordatevi: Dekaro vi vuole sempre bene. (Stronzata finale, capita anche ai piu' grandi.)

Rispondo ai commenti:
Ciao Trivago, grazie! Si, appena posso' passero' sul sito.

Ciao Salvatore! No, ma i tuoi giochi di parole sono quasi sempre belli, solo ogni tanto ce n'e' qualcuno che lascia un po' perplessi. :-)


Foto:



Vista dalla mia casetta di canne di bambu a Nkhata Bay sul lago Malawi, dove ho oziato per circa una settimana.








Aquile sul lago Malawi.





Un altro incidente di bus, in Malawi. Qui c'eravamo fermati perche' era della stessa azienda su cui viaggiavamo. A onor del vero in Africa non guidano male, di certo niente in paragone alle cose che si vedono in Asia tipo in India o Vietnam, eppure si vedono tantissimi incidenti per le strade, poco prima di questo un camion rovesciato, poco dopo altre due macchine.




Mercato a Zanzibar. D'ora in poi tutte foto di Zanzibar.